Non è un’affermazione poi così veritiera, ma diciamo che ci siamo andati vicino.
Alcuni decenni addietro questo nuovo vocabolo si è inserito con vigore all’interno del lessico di tutti gli addetti ai lavori di quel mondo che fino a quel momento era stato semplicemente definito ambito del rilievo topografico. Poi con l’avvento delle nuove tecnologie informatiche e con la loro diffusione su larga scala e con il loro impiego sia nel software sia nell’hardware, si è coniato il termine appunto di Geomatica.
Non è passato moltissimo tempo, ma stiamo assistendo a una nuova rivoluzione, anzi con più semplicità, a una nuova implementazione tra rilievo, informatica e tecnologia. Non saprei bene che termine coniare e non spetta certamente a me farlo, sono un geometra e la mia vocazione – riferita al significato etimologico della parola – è di rilevare la terra, non certo di coniare nuovi termini linguistici.
Ma noi Geometri, che di Geomatica abbiamo vissuto e continueremo a vivere, non abbiamo altra vocazione se non quella di misurare la terra.
Direi che di vocazioni all’interno della nostra professione ne abbiamo moltissime, anche in questo ambito siamo sicuramente polivalenti, ma dobbiamo continuare a sviluppare abilità nuove per apprendere le nuove tecniche che la scienza e la tecnologia mescolate assieme e applicate al rilevamento ci offrono tutti i giorni e tutti i giorni, o quasi, si evolvono.
Non entro nel merito delle nuove tecnologie, anche se, droni o laser scanner o GPS o nuvole di punti sono ormai – quasi ovunque e quasi in ogni congresso o manifestazione – parole usate e abusate, ma mi sento di dire che in AGIT stiamo mettendo molto impegno proprio per ascoltare ciò che ci sta attorno e per aiutare a interpretare i cambiamenti che ogni giorno la tecnologia ci offre.
Forse dicevamo, c’era una volta la geomatica, ma certamente e finché i geometri avranno sete di sapere e sapranno accettare le sfide del rinnovamento, non potremo mai dire: c’erano una volta i geometri!
L’invito a tutti noi è ancora una volta di non arrenderci, di continuare a proporre nuovi approfondimenti verso le materie di cui ci occupiamo tutti i giorni, per un solo scopo: restare al passo con i tempi.
L’invito è di mettere al primo posto nella scaletta degli investimenti tecnologici del nostro studio sicuramente nuovo hardware ma soprattutto formazione di qualità. Formazione che non debba necessariamente passare sotto la forca caudina del credito formativo, formazione che ci permetta di cambiare ciò che non ci permette di alzare il nostro livello di offerta professionale.
Solo così nessuno potrà dire: c’era una volta un Geometra.